DIFFERENZE TRA CLASSI ASTRATTE E INTERFACCE

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Differenze tra classi astratte e interfacce

Entrambe permettono di definire un concetto senza dover conoscere i dettagli di una classe, dettagli che saranno implementati dai figli.

Difference between Abstract class and Interface in Java 8 | Java67

Differenze sintattiche principali:

  • Una classe astratta, oltre a metodi astratti, può contenere dati e metodi non astratti. Una interfaccia no.
  • Una classe astratta può avere un costruttore. Una interfaccia no.
  • In una interfaccia si possono definire solo costanti.
  • In una interfaccia i metodi la visibità sarà public in automatico (c’è anche la possibilità di usare quella di default ma i figli saranno “costretti” a  fare l’override dei metodi con public, anche se sono nello stesso package).
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SCR (Silicon Controlled Rectifier)

SCR (Silicon Controlled Rectifier)

Gli SCR (Silicon Controlled Rectifiers) sono dispositivi a tre terminali: Gate (G), Anodo (A) e Katodo (K).

Hanno un comportamento simile al diodo,  con  la differenza  di  poter  controllare,  tramite  corrente,  il  passaggio  dallo stato di polarizzazione inversa   a quella di polarizzazione diretta. Anche dal simbolo si deduce che il passaggio di corrente è possibile solo da Anodo a Katodo e non viceversa.

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Interfacce Java in 5 Minuti

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Interfacce

Le interfacce, sono entità simili a classi, ma i metodi non hanno corpo. Servono a dare dei comportamenti standard a tutte le sottoclassi. Vengono definite tramite l’uso della parola interface al posto della keyword class, nella creazione di una classe.

Come concetto è molto simile ad extends, ma una sottoclasse in java può estendere soltanto un’unica superclasse, mentre una classe può implementare infinite interfaccie (ereditarietà multipla).

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Classi Astratte

classe astratta

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Una classe astratta è simile a una normale classe: può avere attributi e metodi, ma è caratterizzata dalla parola chiave abstract. Non può essere istanziata e la sua implementazione è demandata alle sottoclassi;

Esempio:

public abstract class Animale {
    //campi
    private boolean vivo=true;
    //metodi
    public boolean isVivo() { return this.vivo; }
   
}

La classe “animali” è una categoria concettuale, non esiste “il generico animale”, ma solo animali specifici;

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Ereditarietà In Java

ereditarieta in java

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Durante la fase di analisi e progettazione del software  capita spesso di notare delle similitudini tra classi: due o più classi hanno dei campi e dei metodi in comune.

Nasce quindi la necessità di avere una classe “padre”, in cui mettere le proprietà in comune, da cui far “discendere” le altre classi.

Questo meccanisco, nel paradigma di programmazione orientato ad oggetti, è noto come ereditarietà.

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This

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La parola chiave this in Java viene utilizzata per riferirsi, all’interno di un metodo o di un costruttore, agli attributi o metodi locali.

Esempio

public class Prova {
	
	String nome;
    
	public void hello(String n)
	{
		nome = n;// riga 5
this.nome = n;// riga 6
	}
	
}

La riga 5 e la riga 6 sono equivalenti. Il contenuto della variabile n viene salvato nella variabile nome in entrambi i casi.

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Oscillatori al Quarzo

Oscillatori al quarzo

Un oscillatore è predisposto per funzionare ad una certa frequenza di oscillazione, ma, con il tempo, invece varia in modo anche considerevole. Questo dipende da vari fattori, come la temperatura e l’invecchiamento dei componenti.

La stabilità di frequenza rappresenta una misura dell’oscillatore a discostarsi il meno possibile dalla frequenza nominale per cui è stato progettato, in un intervallo di tempo più lungo possibile.

Se la frequenza varia vuol dire che, ad esempio, lo sfasamento non è più nullo, come invece dovrebbe essere per le condizioni di Barkhausen.

Lo sfasamento introdotto dall’amplificatore, per esempio, varia più o meno lentamente per i motivi più disparati. Questo induce la rete di reazione a compensare questo sfasamento e di conseguenza a variazione anche la frequenza di oscillazione.

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