Diagrammi di Flusso
Prima di programmare bisogna acquisire la “mentalità” del programmatore, il modo di ragionare, di scomporre i problemi. Una caratteristica che non è per niente facile da imparare ma richiede molto allenamento.
E, per fare ciò, è’importante avere ben chiari i seguenti concetti:
- Algoritmo = insieme di istruzioni che indicano come svolgere operazioni complesse su dei dati attraverso successioni di operazioni elementari
- Programma = algoritmo in un linguaggio “comprensibile” (nel nostro caso Java) dal computer.
Quindi il primo passo, quando si programma, è scrivere l’algoritmo e dopodichè tradurlo in un linguaggio di programmazione.
Per rappresentare graficamente l’algoritmo si usano i diagrammi a blocchi, o flowchart. Un diagramma a blocchi è un insieme di blocchi elementari composto da:
a) un blocco iniziale
b) un blocco finale
c) un numero finito n di blocchi
Ogni istruzione dell’algoritmo viene rappresentata all’interno di un blocco elementare, la cui forma grafica è determinata dal tipo di istruzione. I blocchi sono collegati tra loro da linee di flusso, munite di frecce, che indicano il susseguirsi di azioni elementari.
I blocchi possono essere dei seguenti tipi:
I diagrammi di flusso si possono applicare a qualsiasi tipo di problema, non solo a quelli informatici.
Esempio
Diagramma a blocchi per la selezione, in un mazzo di chiavi, di quella che apre un lucchetto
Che corrisponde all’algoritmo:
1) Si seleziona una chiave dal mazzo e la si marca con un pennarello
2) Si tenta di aprire il lucchetto con la chiave appena marcata; se funziona, si va al passo 4)
3) Altrimenti, si controlla la chiave successiva
i. Se non è marcata, la si marca e si torna al passo 2)
ii. Viceversa, si prende atto che nel mazzo non è presente la chiave che apre il lucchetto
4) Fine della ricerca
Altro Esempio
Verificare se un numero dato in input è pari o dispari.
Esistono vari software free per creare flowchart. Tra i più semplici c’è Diagram Designer, gratis e di facile utilizzo.